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Come metto dei sani confini?


Nell'articolo precedente abbiamo parlato di confini sani...

Oggi capiremo qualcosa in più rispetto ad essi.

Teniamo presente che l'ostacolo più grande nel mettere dei confini è costituito dal modo in cui li percepiamo.

Per superare questo scoglio, è necessario credere ed essere sicuri di noi stessi: ovvero, avere buoni livelli di autostima.

Ci sono delle domande che ci possono aiutare nel formare una prima idea di quali siano i confini che necessitiamo mantenere.

Ad esempio, abbiamo bisogno di tutelare una relazione?

Abbiamo bisogno di spazio?

Quali sono i comportamenti che riteniamo accettabili, e quali no?

Anche nel caso dei confini sono importanti gli obiettivi che ci guidano.

E poi?

Non ci resta che comunicarli.

Questo è un passo arduo da compiere, perchè spesso va in conflitto con il fatto di compiacere gli altri e porta con sé la paura del giudizio altrui.

Attenzione: con le persone manipolative, non dovete dare spiegazioni rispetto ai vostri confini, solo comunicarli in maniera diretta ed efficace,

ovvero assertiva.

La fase successiva comprende il mantenere quei confini.

Come?

Essendo coerenti, diretti e veri, e tenendo bene a mente che l'obiettivo primario è il rispetto per noi stessi.

Quando sono sani, i confini sono flessibili:

abbiamo già parlato di come la rigidità non sia funzionale.

Armatevi di...

Pazienza.

Una dote fondamentale: le persone controllanti e manipolative, cercheranno di andare oltre i confini, alimentando il senso di colpa e svalutandovi.

In ogni caso, siate pronti a uscire da una situazione quando diventa per voi insostenibile: non tutti sono disposti ad accettare che una persona sia equilibrata, non tutti sono abituati a rispettare chi si trovano di fronte.

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