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La malattia sommersa


Di depressione poco si parla e meno si conosce.

E' definita come "la malattia sommersa più diffusa al mondo": negata da chi la vive in prima persona e dai familiari e amici che la ritengono uno stigma invece che come un disagio sul quale è necessario intervenire.

In Italia, secondo un dato aggiornato a giugno 2019, sono in 3,5 milioni a combatterla.

Facciamo chiarezza sulla sintomatologia, su come la persona depressa faccia esperienza del mondo e su come funzioni la terapia.

I sintomi includono:

tristezza prolungata nel tempo ,

sensazione di vuoto,

sensi di colpa,

senso di non valere,

rabbia, irritabilità, irrequietezza,

difficoltà di concentrazione,

stanchezza,

cambiamenti nei ritmi del sonno e nell'appetito,

dolori cronici (es. mal di testa o di stomaco),

perdita d'interesse per le attività,

ritiro dalla famiglia e dagli amici,

fino ad arrivare a pensieri di morte e suicidio.

La depressione è causata da un insieme di fattori genetici, biologici, psicologici, sociali e ambientali.

Chi per esempio ha familiari che hanno sofferto di depressione, è ad alto rischio rispetto a questo disagio.

Che cosa fa lo psicologo per chi soffre di depressione?

Il primo passo da fare è quello di lavorare insieme sugli eventi di vita che hanno contribuito a portare alla depressione, innanzitutto identificandoli. Spesso le situazioni traumatiche* sono state completamente rimosse o vengono accuratamente evitate e le emozioni ed esse associate dissimulate.

Il passo successivo riguarda lo sviluppo di nuove e diverse strategie per elaborare le situazioni passate e affrontare analoghe situazioni nel presente. Questo è necessario anche per incentivare i cambiamenti nel minor tempo possibile.

Gran parte del mio lavoro inoltre include l'identificare quei processi di pensiero distorti che la persona non si rende conto di mettere in atto in maniera automatica. Sono infatti proprio quei processi di pensiero distorti che alimentano i sensi di colpa, il senso di non valere nulla e di conseguenza il senso d'impotenza.

* Ci tengo a ricordare che i traumi sono soggettivi e ognuno di noi ha una percezione differente rispetto a ciò che avverte come doloroso. A volte può succedere che il dolore di qualcuno per una situazione non venga compreso, non significa che tale dolore non esista.

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