Una storia di saggezza
Le storie che leggiamo conferiscono coerenza a ciò che viviamo.
Ci aiutano ad elaborare nuove e differenti strategie, ci forniscono nuovi spunti e idee, ci aiutano a riflettere su noi stessi, sulle persone che ci circondano e sulle decisioni da prendere.
Oggi vi propongo una storia breve che dice molto su alcuni atteggiamenti che a volte siamo portati ad avere nei confronti degli altri.
* Un maestro giapponese ricevette un professore universitario arrivato per conoscere la sua saggezza Zen.
Il maestro lo accolse offrendogli del té. Versò fin che la tazza non fu piena, e continuò a versare.
Ad un certo punto, il professore spazientito gli fece notare che la tazza era già piena.
Allora il maestro rispose "Come questa tazza, tu sei colmo delle tue opinioni e delle tue congetture, come posso insegnarti la mia saggezza se prima non vuoti la tua tazza?". *
Spesso partiamo prevenuti quando comunichiamo con qualcuno, cosa che non ci permette di fare tesoro dell'esperienza altrui, né di comprenderlo appieno.
A volte siamo così convinti dei nostri punti di vista, o siamo così certi di dover convincere qualcuno del fatto che la nostra visione del mondo sia la migliore e l'unica attendibile, che non vediamo più chi abbiamo di fronte,
occupati come siamo nelle nostre personali congetture, proprio come il professore della nostra storia.
Ricordiamo che ogni esperienza può far crescere e arricchire il nostro mondo interiore, e il relazionarci con gli altri è una delle forme di ricchezza più grandi che abbiamo a nostra disposizione.