La psicologa e l'empatia
Oggi parliamo di empatia partendo da qualche definizione per poi giungere all'empatia nel mio lavoro.
L'empatia è quella finestra sull'altro, è un vero e proprio controllo e capacità di modulare l'esperienza relazionale. Molti studiosi l'hanno definita un processo in ampia misura inconscio.
L'empatia è alla base di ogni relazione che giunga al livello di intimità, ovvero quell'esperienza di grande interconnessione tra due persone.
Si suddivide in una funzione emotiva e cognitiva.
Nella sua funzione emotiva l'empatia consiste nella capacità di reagire con emozioni adeguate a come si sente chi abbiamo di fronte.
Attenzione però: essere empatici non significa sapersi sintonizzare con lo stato emotivo dell'altro. E' diverso ad esempio, provare compassione per una persona che sta attraversando un momento difficile e essere con lei davvero, entrando nella suo modo di vivere l'esperienza. Che corrisponde a ciò che avviene in terapia.
Nella sua funzione cognitiva invece, l'empatia consiste nel mettersi nei panni dell'altro, senza che ci sia un "sentire" dal punto di vista emotivo.
In assenza di empatia una relazione, soprattutto quando si tratta di quella terapeutica, risulta vuota.
Rispondo ora alla domanda che mi è stata posta:
la psicologa deve essere empatica?
Sono certa che il mio lavoro richieda questa capacità.
Dai primi incontri nei quali è necessario ricavare le informazioni per comprendere la situazione di chi mi contatta, fino all'elaborazione dei vissuti che hanno portato la persona a cercare l'aiuto, l'empatia è sempre presente nella relazione che si instaura. Non basta la mera osservazione di chi ho di fronte, ma è fondamentale "sentire" insieme.
E in ultima analisi l'empatia è anche ciò che mi aiuta come professionista nell'adottare quell'atteggiamento non giudicante che caratterizza la relazione terapeutica.
E' dunque un'abilità che pervade il mio lavoro dalla A alla Z.
Un lavoro che un pò tutti pensano di fare, ma che è fatto di tanti studi, formazioni continue e qualità intrinseche e personali proprie di chi sceglie di aiutare l'altro come professione.