L'importanza del coming out
Coming out letteralmente significa "svelarsi", ovvero rivelare la propria omosessualità.
Nel mio lavoro mi capita sempre più spesso di incontrare ragazzi e ragazze, spesso nella loro pre-adolescenza, che portano tematiche di confusione rispetto alla loro sessualità. Temi che portano con sé sentimenti di grande ambivalenza. Sono ragazzi che lottano tra la paura di essere accettati e la voglia di esplorare con consapevolezza una parte della loro identità.
Ragazzi che lottano contro l'omofobia. Ragazzi che purtroppo convivono ogni giorno con bullismo e cyberbullismo. Non solo a scuola o nelle situazioni sociali, ma a partire da casa.
Ci sono madri e padri che non accettano i loro figli per quello che sono non arrivano mai a farsi delle domande su quali siano le loro problematiche: è più semplice accusare i figli o cercare di cambiarli o riportarli sulla "retta via" dell'eterosessualità. Anche questo purtroppo succede ancora, anche se ora almeno è punibile dalla legge.
Sempre più di frequente però mi capita di accogliere genitori consapevoli a livello razionale di voler accettare il loro figlio o la loro figlia per la persona che è, ma hanno così tante tematiche da elaborare e progetti da rinegoziare, da trovarsi anche in grande difficoltà.
Proprio per questo oggi ti voglio parlare del perchè è così importante fare coming out.
Vale per te, che stai scoprendo una parte di te, e vale per te, mamma o papà, che stai facendo i conti con la persona che è tua figlia o tuo figlio.
Rivelare il proprio orientamento sessuale significa togliere la maschera, significa smettere di adeguarsi a ciò che viene ritenuto "normale".
Significa essere l'individuo che sei in tutta la tua unicità, senza dubbi e senza paure, senza maschere.
Perché i ragazzi che arrivano da me vivono prevalentemente nella paura di non essere accettati: un'angoscia che nessuno di noi dovrebbe mai vivere.
Per te genitore il coming out può significare tristezza, rabbia, ma può anche significare ti amo per quello che sei, può significare non voglio condizionare ciò che sei perché sei già meraviglioso così.
Non è facile né per i figli, né per i genitori, ma se vi darete la possibilità di condividere ciò che provate, vi accorgerete di come le vostre emozioni siano simili.