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50 volte il primo bacio


Oggi ti parlo di un film, 50 volte il primo bacio.

Si tratta di una commedia romantica estremamente esilarante con protagonisti del calibro di Adam Sandler e Drew Barrymore nel quale la protagonista soffre di un'amnesia legata alla perdita della memoria a breve termine.

La memoria anterograda di Lucy infatti è stata danneggiata in seguito ad un grave incidente stradale.

Una breve parentesi tecnica: secondo Atkinson e Shriffin la memoria è suddivisa in memoria sensoriale, a breve termine e a lungo termine.

La memoria a breve termine è quella deputata a preservare le informazioni per un periodo breve stimato all'incirca intorno ai 10 secondi. La funzione preminente della memoria a breve termine è quella di permettere alle informazioni di transitare tra la memoria sensoriale e quella a lungo termine, il nostro archivio di ricordi.

Il film 50 volte il primo bacio ci spiega in maniera piuttosto accurata cosa succede quando la memoria a breve termine non svolge la sua funzione. I ricordi della protagonista infatti non si consolidano mai, e al suo risveglio il mattino non ha alcuna idea di ciò che sia accaduto il giorno precedente.

Tutto il film ruota intorno ai tentativi di Henry nel creare situazioni in cui Lucy possa innamorarsi di lui ogni singolo giorno.

Si tratta di un film che alterna una problematica pervasiva a sequenze estremamente leggere.

Del film non voglio dirvi altro se non che al di là della possibilità che si crei in voi la curiosità per i processi mnestici, credo che risulti interessante l'energia di Henry nel creare le situazioni di "innamoramento" ogni giorno.

Ci può ricordare come nella coppia sia necessario mettere moltissime energie e altrettanto impegno.

Ci può far capire qualcosa sulla tenacia di Henry nel trovare soluzioni, e dunque sulla determinazione necessaria nel mantenere una relazione.

E che dire delle numerose rassicuranti parole riservate a Lucy?

Ho riportato quella che esprime ciò che in una relazione a volte può servire per riportare un pò di serenità: "Andrà tutto bene, sono qui per te."

E, perché no, può anche stimolarci nel tenere in considerazione che un pizzico di romanticismo non guasta mai.

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